STAZIONI Le stazioni le stazioni le stazioni Aria di guerra fumo e gas Il treno è grande un elefante Si porta via la gente E i militari abbandonati e tristi Destinazione ignota della storia Odore di ferro e lavanderia Aria di caserma e di follia Ricordo i grandi e loro lunghi addii E i fazzoletti bianchi E noi ragazzi carne da cannone A invidiare il capostazione Chissà se c’è carbone da rubare Le mani nere strette intorno ai sacchi E poi le corse le fughe a perdifiato Per fregare le ferrovie e lo Stato Il treno amici è il re della pianura Spacca in due campagne e città Dal treno il mondo è di profilo Ogni sequenza ha un palo e un filo Chi non conosce il treno e le stazioni Non saprà mai cos’è l’Italia Le alpi le piramidi e suoi mari Il corpo il sangue e i vasi capillari Ricordo ancora ma non potrei giurare Bandiere rosse e nere E poi ragazzi armati fino ai denti Innocenti e sorridenti Coscritti allegri cantano canzoni La giovinezza Hitler Mussolini Ci sono tutti c’è anche il piccolo alpino E c’è Lenin che da Mosca va a Berlino Le stazioni le stazioni le stazioni Tutti hanno visto nessuno sa Vagoni da macello riservati Su binari morti dimenticati Siamo fermi più di un’ora che è successo Questo treno non arriva mai C’è stato un guasto una porcheria Una bomba avvelenata in galleria Scendiamo in fretta a prendere il giornale Ma è tutto regolare Parliamo d’altro il peggio è già passato Siamo stati fortunati Chissà se alla tua prossima stazione Ti aspetterà l’amore il grande amore Pensieri lenti viaggianti in ferrovia Ma come corre questo treno che va via Testo: Endrigo Musica: De Rosa / Endrigo Edizione: Teatro del Sole / Fuego / Noah’s Ark SAS